Villa Fabbricotti, da lussuosa residenza privata a Biblioteca Labronica
La Villa fu costruita da i Medici, probabilmente per Ferdinando I, come residenza. Alla fine del 1800 Bernardo Fabbricotti l’acquistò dal precedente proprietario e iniziò a modificarla. Il progetto, studiato dall’architetto Vincenzo Micheli, prevedeva l’ampliamento e la sistemazione del parco.
L’accesso della proprietà era su via Roma vicino alle scuderie e alle casette destinate alla servitù, successivamente vennero aperti altri due ingressi sull’attuale piazza Matteotti e su viale della Libertà con cancelli ornati da vasi di marmo. All’interno si trovavano verdi viali e prati fioriti oltre a una serra e un vivaio; si trovavano pini, palme, magnolie, lecci, eucalipti, cipressi e cedri.
Vennero costruiti anche un luogo dedicato all’equitazione, un teatro e una pista di pattinaggio per la famiglia.
Nel 1936 la famiglia Fabbricotti fu costretta a vendere la proprietà al comune che ne ridusse in maniera consistente la superficie per fare spazio al nuovo quartiere. Durante la guerra fu la sede del comando tedesco e poi di quello americano; ad oggi la villa è sede della Biblioteca Labronica.
Questa raccoglie nei suoi magazzini 120.000 libri, tra cui un’edizione dell’Encyclopédie del 1700, 1.500 manoscritti e 60.000 autografi come quello di Leopardi e di Galielo Galilei.
Nei giardini della Villa è situata anche la Biblioteca dei Ragazzi con più di 14.000 libri.
La biblioteca, fondata nel 1816, e le origini della bellissima Villa rendono questo luogo ricco di storia e di fascino adatto per gli amanti dei libri e per chi vuole rilassarsi passeggiando nel parco.
Foto: I, Etienne (Li), Livorno – Villa Fabbricotti, CC BY-SA 3.0